Vendere su Whatsapp, la nuova alternativa al monopolio Amazon

L’espansione dell’impero Amazon è sotto gli occhi di tutti e sembra inarrestabile, eppure c’è qualcuno che prova ad inventare alternative. Vendere su Whatsapp, potrebbe essere una soluzione valida??

Amazon e il suo monopolio

Amazon, la più grande società di commercio elettronico del mondo, è stata più volte accusata di agire da azienda monopolista che sta schiacciando migliaia di produttori di media dimensione. Un articolo di Voci dall’estero racconta in che modo Amazon stia crescendo a dismisura e vincendo la concorrenza non come il classico centro commerciale che noi conosciamo che mangia i piccoli negozi di alimentari, bensì collaborando con i piccoli e medi commercianti. Infatti, secondo l’articolo, Amazon li piazza nel proprio Marketplace e poi li rimpiazza con prodotti copiati e riprodotti in tempi record sotto il marchio Amazon Basic a prezzi più bassi. E’ difficile, per ora, dichiarare legalmente la sua politica commerciale, per una serie di questioni giurisprudenziali, come per esempio, la difficoltà nel provare il nesso causale: Amazon è diventato così potente perché è un monopolio o perché il comportamento d’acquisto dei consumatori sta mutando sempre più rapidamente nell’era degli smartphone?

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Uno dei magazzini di Amazon in Wales, 2011

Gia nell’esordio del mandato di Trump, il presidente degli Stati Uniti ha fortemente criticato il comportamento predatorio di Amazon nel mondo del Fashion retail, dando priorità ai suoi marchi di moda all’interno del sito. Amazon infatti, ha creato 7 propri marchi che sembrano aver iniziato con il piede giusto, sponsorizzando la scorsa estate la Tokyo Fashion Show grazie ad un accordo pluriennale e cercando di puntare all’alta moda.
I risultati di una ricerca del The Capitol Forum ha constatato che questi marchi appaiono sempre nei caroselli cosidetti “chi ha comprato questo, ha comprato anche”, “chi ha visto questo prodotto, ha visto anche” ecc. con prezzi più concorrenziali, cercando di dirottare il consumatore verso il proprio prodotto.

Federico Marchetti e Whatsapp Business

I primi attacchi (o se vogliamo, difese) al colosso di Jeff Bezos e dagli altri e-commerce di griffe come Farfetch provengono proprio dal mondo della moda.
L’imprenditore italiano Federico Marchetti, fondatore di Yoox-Net-a-Porter l’e-commerce di lusso, aveva annunciato in un articolo di marzo di Bloomberg che stavano sviluppando il progetto di portare gli acquisti sull’app di messaggistica di Whatsapp, Whatsapp Business. L’idea di vendere su Whatsapp era nata dall’osservazione di dati che dimostravano l’aumento degli acquisti via mobile rispetto a quelli fatti su desktop e dai grossi affari conclusi dalla stessa azienda via conversazioni su Whatsapp.
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Federico-Marchetti-fondatore-di-Yoox
In questi giorni è già disponibile per alcuni, la versione Beta tester.
Sarà un app completamente separata dall’app standard e che quindi le si andrà ad affiancare. Nelle impostazioni si potrà configurare il proprio business profile, scegliere impostazioni “business friendly” come collegare l’app ad un numero fisso, accedere alle statistiche e configurare away messages (messaggio di assenza) per quando non si può rispondere, decidendo l’orario in cui deve attivarsi. Insomma, se finora le attività comunicavano spesso con i propri clienti mischiando profili personali e professionali, ora sarà possibile dividerli e verificare la propria attività.
Ancora, però, non sappiamo come verranno gestiti i pagamenti.

Pro e contro delle vendite su Whatsapp?

Vendere ed acquistare su Whatsapp può essere un beneficio sia per il consumatore che per il venditore. Quest’ultimo, infatti, riuscirà ad evitare la percentuale dovuta ad Amazon per la vendita dei prodotti (che va dal 13 al 25%) e quindi ad offrire prezzi inferiori.
I contro? Uno è chiaramente la visibilità che riesce a dare il marketplace più grande del mondo ai prodotti e che sarà difficile da guadagnare con un numero Whatsapp, a meno che il venditore non sia un grande Brand. Il secondo è la logistica e le garanzie Amazon. Toccherà agli imprenditori cercare di farsi conoscere attraverso Whatsapp e ad offrire la stessa (o quasi) qualità della logistica del colosso Amazon.

Resteremo a vedere se Whatsapp Business riuscirà a scalfire il potere Amazon o dell’e-commerce come lo conosciamo finora.

Per ora puoi condividere pronostici e scenari futuristici nei commenti di questo articolo! ;)

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