Come funziona l’algoritmo di Instagram 2020 e come aggirarlo a proprio vantaggio
Scommettiamo che sei capitata/o su questo articolo per esasperazione. Perché nonostante ti sforzi nel creare contenuti validi per la tua pagina Instagram, non vedi risultati in termini di crescita e neanche in termini di engagement.
Purtroppo non ti daremo la bacchetta magica per far funzionare meglio le cose dall’oggi al domani, ma ti daremo qualche informazione in più per capire come funziona l’algoritmo di Instagram e migliorare la visibilità dei tuoi post.
Instagram, te ne sarai accorta/o sta seguendo la stessa strada di Facebook:
Appena nato e nel momento della sua maturazione, ti ha dato grandi soddisfazioni, postavi qualsiasi cosa e vedevi piogge di interazioni…poi mano a mano questa paese del bengodi si è andato ad inaridire, diminuendo la reach organica dei post ed indicandoti che la nuova strada verso il successo sarebbero state le sponsorizzate. Grazie Facebook.
Instagram ormai da un anno ha intrapreso lo stesso percorso, ma negli ultimi mesi ha dato davvero il meglio di sè: Se per esempio, fino a gennaio 2020 i tuoi post guadagnavo almeno 40 like, ormai oggi si è tutto ridotto alla metà se non a meno. Scrivici un commento a questo articolo se hai riscontrato risultati diversi, così ne parliamo.
In ogni caso, anche Instagram, passato il suo punto di maturazione, vuole monetizzare seriamente.

Passiamo a cercare di capire come funziona l’ultimo aggiornamento dell’algoritmo, in modo da capire come aumentare la copertura, in modo da far aumentare anche di conseguenza il nostro engagement rate.
Partiamo dalle informazioni più basilari, (ma ti assicuriamo, per nulla banali), per sfatare poi qualche mito!

Relazione dell’algortimo di Instagram:
Interesse dell’agoritmo di Instagram:
- Contenuti con cui hai interagito (anche il salvataggio)
- Contenuti che guardi (anche senza interagire)
- Profili che visiti
- Hashtag che usi
- Contenuti pubblicati da chi segui
- I tuoi interessi di Facebook
- I siti web che visiti e che usano un pixel facebook
Ebbene sì, ricordati sempre che Instagram e Facebook fanno parte della stessa famiglia, quindi i dati vengono condivisi tra i due. Discorso diverso vale per Whatsapp (anch’esso del gruppo Fb), che garantisce nel suo documento ufficiale che niente di ciò che si condivide in chat, compresi messaggi, fotografie, video e altre informazioni vengono esportate su app esterne, incluse quelle del gruppo, a meno che, naturalmente, non sia l’utente stesso a sceglierlo. Per la parte pubblicitaria inoltre, aggiunge, che Facebook non sfrutta le informazioni ricavate dalle chat per targetizzare gli utenti nelle campagne di advertising, e se mai dovesse succedere il pubblico verrà adeguatamente informato.
Inoltre aiutano l’algoritmo a capire gli interessi degli utenti, anche i dati raccolti da siti visitati, che hanno installato il pixel Facebook.
Ormai conosciamo tutti il caso messo in luce da Algorithm Watch per cui siamo bombardati da immagini di ragazze e ragazzi mezzi nudi, anche se non sono post a cui abbiamo lasciato like o commenti.

- L’algoritmo, come ci siamo detti, cerca di farti stare più tempo sulla piattaforma, quindi personalizzerà i contenuti tramite il machine learning, per massimizzare il tempo speso all’interno dell’app. Il tipo di contenuti che spinge quindi è direttamente collegato ai dati che raccoglie.
- La seconda considerazione da fare è che più ti scopri e più ottieni interazioni.
- Interagisci spesso con contenuti in target con la tua nicchia
- Segnala come “non interessato” i contenuti non in target con la tua nicchia
- Usa hashtag della tua nicchia
- Segui profili e # coerenti con la tua nicchia
- Non usare il profilo aziendale per interagire con contenuti non in target con il tuo profilo professionale, piuttosto usane uno secondario.


Tempestività:
I post più recenti hanno maggiori probabilità di essere inseriti in cima ai feed degli utenti. Ciò significa che pubblicare quando il tuo pubblico è online è fondamentale.
A questo si aggiungono altri 3 fattori:
- Frequenza di utilizzo: l’algoritmo mostra i post migliori e più popolari dall’ultima volta che un utente ha aperto l’app, quindi gli utenti che non controllano frequentemente Instagram vedranno il post del tuo marchio solo se sta guadagnando il massimo coinvolgimento. (Nota che il 42% degli utenti di Instagram controlla la piattaforma più volte al giorno.)
- Tempo di sessione: allo stesso modo, gli utenti che trascorrono 45 minuti a scorrere il feed vedranno più post, compresi quelli con prestazioni inferiori. Chi invece trascorre solo 5 minuti al giorno su Instagram, vedrà sulla pagina esplora solo i più grandi successi.
- Conteggio di persone seguite: una persona che segue migliaia di account vedrà solo una piccola porzione dei post pubblicati da loro. Una persona che segue solo solo poche centinaia di persone, è più probabile che veda più post delle persone che segue e di conseguenza sia più coinvolto.
Ed ora passiamo a fare chiarezza su alcune cose che abbiamo creduto (noi per primi), per un sacco di tempo. Forse alcune cose erano vere, ma tant’è che non lo sono più e a smentirle è stato proprio l’account Instagram @creators.
L’importanza delle INTERAZIONI (anche di quelle che non si vedono)
“I video hanno più copertura delle foto”…ma è davvero così?

Pods e Bot

Il Tipo di account non conta
Quindi come aumentare questa benedetta copertura su Instagram nel 2020?
- Un argomento “caldo” per il tuo pubblico, cioè di forte interesse, e dare un reale valore alle persone. Questo aumenterà le interazioni e la copertura media dei tuoi post.
- Avere un motivo per essere condiviso (non deve essere per forza regalare qualcosa!). Questo aumenterà la possibilità di raggiungere pubblico nuovo e molto in target!
- Contenere informazioni così utili che spingano le presone a salvare il tuo post, e accelerare la copertura del tuo post!
- Rispondi ai commenti per creare un rapporto con le persone!
A questa cura, aggiungi del budget per le sponsorizzate. Perché se è vero che la reach organica è crollata, mollare le strategie di marketing su Instagram, sarebbe una grande occasione mancata di marketing.
Come puoi vedere dai dati, il pubblico pubblicitario è davvero troppo alto per perderselo!

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